Il territorio del Comune di Seravezza (ab. 12.362 – Kmq 39,37) è composto da una zona pianeggiante dove sono situati i centri di Pozzi, Querceta e Ripa, un fondovalle con i paesi di Corvaia, Malbacco, Riomagno e Ruosina e la zona montana costituita dalle frazioni di Azzano, Basati, Cerreta Sant’Antonio, Cerreta San Nicola, Fabbiano, Giustagnana e Minazzana. Seravezza, il capoluogo, è posta alla confluenza dei torrenti Serra e Vezza ed è incorniciata dalle Alpi Apuane caratterizzate da vertiginose pareti di marmo, freschi boschi di castagni e limpidi ruscelli.
Nonostante il paesaggio del Comune di Seravezza sia caratterizzato da un’estrema varietà ambientale, tutta la zona è contraddistinta dall’imponente presenza del marmo; i bacini marmiferi della Cappella, della Ceragiola, del Monte Altissimo e di Trambiserra producono infatti un marmo le cui caratteristiche uniche lo hanno reso famoso in tutto il mondo.
Seravezza è facilmente raggiungibile dall’autostrada A12 (uscita Casello Versilia), dalla rete ferroviaria Pisa-Genova (Stazione di Forte dei Marmi-Seravezza-Querceta) e da un’ottima rete di comunicazione stradale (es. l’Aurelia) che la collega con importantissime città.
Le prime notizie storicamente documentabili su Seravezza risalgono al 1040, anche se le tracce della presenza dell’uomo sulle Alpi Apuane sono antichissime (Paleolitico Medio). Il territorio vide susseguirsi le civiltà dei Liguri Apuani, degli Etruschi e dei Romani a cui si devono numerose opere: la razionalizzazione territoriale resa attraverso la centuriazione, le bonifiche territoriali, l’ottimizzazione della viabilità e dell’agricoltura, lo sfruttamento delle risorse minerarie del ferro, del piombo e dell’argento, nonché l’attività estrattiva del marmo. Intorno al 570 la Versilia fu occupata dai Longobardi, che avviarono la progressiva decadenza dell’influenza romana sul territorio, definitivamente dissolta intorno all’anno Mille. Il nome Seravezza sembra derivare da un toponimo longobardo (Sala Vetitia: centro scambi commerciali), ma quella a proposito dell’origine del nome è una questione ancora oggi molto dibattuta.
La storia di Seravezza in epoca medievale è caratterizzata dalle vicende dei nobili di Corvaia e Vallecchia, i Toparchi, e dalle persecuzioni attuate contro di essi dal Comune di Lucca. Al 1515 risale il primo atto autentico del Comune di Seravezza: è, questo, l’anno in cui la città offre a Firenze il Monte Ceragiola e l’Altissimo: “… in quibus dicitur esse cava et minera pro marmoribus cavandis”. La dipendenza dallo Stato Fiorentino ha conseguenze positive per Seravezza, che viene eletta sede della residenza estiva della famiglia de’ Medici. Non solo: accanto alle numerose fabbriche di ferro o “magone’”che lavorano le vene di minerali presenti in gran quantità, inizia lo sfruttamento intensivo delle cave di marmo che divengono meta di famosi scultori alla ricerca del prezioso statuario. Nel 1518 lo stesso Michelangelo Buonarroti viene a Seravezza per scegliere il marmo da utilizzare per la realizzazione delle statue commissionategli da Papa Leone X. A questo periodo risale anche la strada che dalle cave conduce in marina, conosciuta ancora oggi come la Via di Michelangelo. Dal ’500 in poi la storia di Seravezza coincide con quella dell’escavazione e lavorazione del marmo, con le sue periodiche fasi di sviluppo e crisi.
Due bruschi arresti dell’attività estrattiva si registrano in corrispondenza dei periodi di belligeranza per le due Guerre Mondiali e la posizione strategica di Seravezza è riaffermata tragicamente proprio durante la II Guerra Mondiale, quando il paese vede per nove mesi la permanenza del fronte sulla Linea Gotica che causa lutti e rovine e la distruzione di interi villaggi, di opere pubbliche e di opifici industriali. La ricostruzione, grazie all’impegno e alla capacità della gente locale, è stata rapida e completa.
Seravezza e l’Alta Versilia ti offrono numerose possibilità di praticare anche in vacanza il tuo sport preferito. Oltre agli impianti sportivi presenti sul territorio numerosissime sono anche le attività all’aria aperta.Dedicate agli amanti della natura e a chi vuole rilassarsi lontano dalla folla, oltre alle proposte per percorsi di trekking presenti nella sezione "Escursioni", è possibile praticare attività adatte a tutta alla famiglia o sport per esperti: cicloturismo, mountain-bike, equiturismo, pesca sportiva ed altro ancora.
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